Salute Mentale e Nuove generazioni: due serate tematiche da ripetere

Continuano gli incontri della lista Noi Civiche Fano per far conoscere l’evoluzione del civismo fanese nella città di Fano ed il loro candidato Etienn Lucarelli 

L’Ascolto ed il confronto con i cittadini sono stati sempre una nostra priorità e sono il motivo per cui abbiamo già fatto diversi incontri nei quartieri per poi approfondire con appuntamenti dedicati alcune tematiche a noi care del programma   – conferma Lucarelli –  come lo sviluppo, le nuove generazioni, la salute e l’essere comunità. i quartieri
Il dialogo con la comunita’ continua anche in queste ore su nuovi quartieri e altre tematiche per riuscire ad essere sempre piu’ attuali e vicini ai bisogni della Citta’.

Due eventi tematici di questi giorni hanno saputo raccogliere particolare enfasi e partecipazione : 

Aperitivo tra le idee è stato l’evento sul tema nuove Generazioni, una serata di allegria passata con 50 giovani della città, organizzato da giovani e dinamiche ragazze del gruppo civico, che in un aperitivo musicale si sono scambiati idee e proposte che spaziano dalla necessità di Career Path e maggiori servizi di Orientering, alla richiesta di Navette a pagamento per le zone divertimento fino ad Aule Studio da realizzare nei quartieri. 

L’ ultima iniziativa,  “L’Elefante nella Stanza”, particolarmente riuscita e partecipata risale a ieri sera presso il Centro Ricreativo Sociale “Anni Nuovi” di Sant’Orso sul tema della Salute Mentale e Welfare di Comunità. 

Relatori della serata la Dott.ssa Ylenia Druda, psicologa e ricercatrice, la dott.ssa Beatrice Prosperi, psicologa e la Dott.ssa Silvia Di Cecco mamma di due Bambini speciali. A questi si sono aggiunti gli interventi del Candidato Etienn Lucarelli, della Dott.ssa Alessandra Monti e di Vito Inserra dell’associazione Libera.mente. A moderare la serata Carlo Ugolini, Amministrativo AST Pesaro Urbino. 

Un approfondimento importante su un tema molto complesso del nostro tempo e purtroppo in grande crescita sia tra i giovani sia tra le persone in età matura. Tra gli over 65, il 24,1% della popolazione ha problemi che riguardano la salute mentale, derivato anche dal problema dell’Isolamento sociale.  
Parallelamente, in Italia i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva coinvolgono circa 2 milioni di bambini e ragazzi tra i 0 e i 17 anni. La loro incidenza è poi in crescita; infatti, negli ultimi 10 anni è raddoppiato il numero di giovani e giovanissimi seguiti nei servizi di neuropsichiatria. Inoltre, le fasce di età tra i 20 e i 34 anni mostrano un livello di benessere mentale inferiore, si tratta effettivamente di un periodo di vita in cui prendono forma i progetti per il futuro ed è un momento ricco di incertezze. 
Per concludere, nelle Marche i Caregiver Informali sono il 15% della popolazione, ovvero persone che nella quotidianità danno supporto gratuito e volontario a giovani od anziani affetti da fragilità, malattia o disabilità, per cui anche il tema del supporto alle persone che prestano assistenza diventa altamente impattante nella società. Peraltro, si annoverano tra i caregiver almeno 7 giovani su 100 di età compresa tra i 14 e 25 anni, con un rischio di compromissione del loro futuro così come quello della società futura. I Caregiver mostrano elevati livelli di stress a causa delle fatiche fisiche, psicologiche, sociali e finanziarie date dal ruolo di cura, poiché spesso è proprio la famiglia il principale attore assistenziale. Diviene necessario quindi – conferma  la Dott.ssa Ylenia Druda – includere i loro bisogni all’interno delle politiche sociali e sanitarie ed è ciò che faremo nel nostro percorso.

E’ emerso anche un problema di spesa passiva che ha un impatto importante nella nostra comunità, derivata dalle perdite di lavoro, dalle spese di chi deve dare assistenza, generata nel momento in cui la criticità emersa non viene trattata in modo puntale. rispetto alla dimensione del problema, economie e professionalità risultano purtroppo insufficienti.

Una serata nella quale sono stati raccolti anche spunti importanti per attivazione di servizi che possono dare sollievo a tale problema sociale come lo Psicologo di quartiere (altre città ne stanno facendo uso) e l’infermiere di quartiere, una presenza professionale che potrebbe dare supporto alle persone con disagio, ed anche il taxi sanitario utile per il trasporto di persone che si trovano a dover affrontare visite in luoghi sempre più lontani senza avere un accompagnatore automunito al seguito.

“Le Persone speciali che io definisco speciali – dice Silvia Di Cecco – sono il cuore della città. Sono la metàò di un mondo da unire con l’altra metà formata da chi è stato più fortunato e che solo insieme creano la serenità e la forza della nostra città. Come mamma di due figli speciali ho nel cuore un solo obiettivo: Dar voce a chi non ne ha!!!

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Personale-Politica

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