Eventi 2020: solo in sicurezza ed in funzione di una exit-strategy

Le parole d’ordine dell’Estate 2020 saranno SICUREZZA e RIPRESA ECONOMICA, ecco perché non saranno possibili gli eventi, come gli abbiamo conosciuti fino ad oggi..

E se dobbiamo parlare di ripresa economica vanno considerati i vari settori, vanno considerate le possibilità degli stessi di dare valore al tessuto sociale, e tanti altri fattori. Nell’analisi del comparto economico e delle difficoltà che questo sta attraversando, va anche considerato il comparto degli eventi, composto da aziende e lavoratori che nella nostra città, negli ultimi anni ha saputo creare un valore aggiunto ed identitario alla città. Ecco allora che in questa fase non possiamo fare altro che analizzare attentamente le necessità e formare una strategia che sia di supporto a tutti, che riesca a valorizzare l’intera città:

Sicuramente la programmazione estiva come la conosciamo non esisterà più: tutto ciò che potrà essere realizzato, non potrà avere una ricaduta sull’accoglienza e/o la promozione turistica del territorio, come successo negli anni scorsi, anche perchè non avrebbe alcun effetto con le attuali condizioni, ma invece dovrà essere rivisto al fine di favorire il lavoro, rientrando in una strategia più complessiva.

Gli incontri che stiamo promuovendo con i grandi eventi, stanno evidenziando una grande disponibilità, da parte degli stessi, nel rimodellare eventuali attività in funzione delle necessità dell’intera comunità cittadina; è chiaro a tutti che gli eventi ed i festival, vivono in funzione della valorizzazione di un territorio, delle ricadute sociali ed economiche a favore della città in cui operano, e ciò che eventualmente sarà fatto, andrà proprio in questa direzione.

Il comparto delle imprese che organizzano eventi, come tutto il settore del Turismo, della Cultura, è in forte difficoltà, tra i più colpiti, e massima attenzione andrà fatta affinchè, tutte quelle proposte che hanno determinato un grande valore turistico, culturale, sociale, negli anni scorsi, e che hanno saputo accrescere l’identità della nostra città, riescano a farlo anche negli anni futuri. Abbandonarli oggi, sarebbe gravissimo, un passo indietro che la città non si può permettere: ne perderebbe la cultura, l’economia, il sociale.

Il ministro Franceschini ha annunciato in questi giorni il mantenimento del supporto al settore tramite il Fondo unico per lo Spettacolo (FUS), la Regione Marche annuncia supporto alle attività culturali, nonchè risulta ancora operativo il fondo FEAMP: il nostro obbiettivo è mantenere ciò che serve per far ricadere queste economie sulla città, senza le quali saremo sicuramente più poveri, anche se questo in alcuni casi comporta una compartecipazione con fondi comiunali.

Tutta questa analisi dovrà ovviamente considerare le misure in arrivo dal Governo, senza le quali alcun tipo di prospettiva può avere concretezza. Oggi è importante farsi trovare pronti, avere una situazione chiara in modo da poter agire immediatamente al pronti-via…….se mai ci sarà!!

In definitiva mi sembra ovvio annunciare fin da oggi che eventi importanti come la Fano dei Cesari ed anche altri eventi che hanno carattere molto popolare non potranno più essere realizzati. Per Fano Jazz e Passaggi si prospetta una importante rivisitazione, mentre per il Brodetto una collaborazione con le attività di Ristorazione: tutto si muoverà, eventualmente, lo ripeto a scanso di equivoci, in funzione di un supporto alle attività economiche della città, a supporto di una strategia più ampia a cui il Comune di Fano sta già lavorando…..

…tutto questo se mai le misure che verranno introdotte e la situazione sanitaria lo permetterà.

Tags:

Ultimi Commenti

Nessun commento da mostrare.